Il caffè in gravidanza: sì ma con moderazione

caffè in gravidanza

In gravidanza bisogna abbandonare alcune abitudini alimentari che potrebbero portare qualche problema. Uno dei quesiti più frequenti è:

è possibile bere il caffè durante la gravidanza? Decaffeinato o infuso d’orzo possono essere bevuti in sostituzione?


Sappiamo bene che la caffeina, se assunta entro le dosi consigliate, apporta diversi benefici. La gravidanza è però un momento particolare e i dubbi sono tanti. Come sempre vince il buon senso 🙂

Moderazione è la parola d’ordine


Insieme ai tanti effetti benefici, il caffè e la caffeina portano con sé anche degli effetti indesiderati che possono manifestarsi se l’assunzione supera le dosi consigliate.
Nei bambini la caffeina è assolutamente sconsigliata in quanto gli effetti eccitanti nei bambini si manifestano con maggiore intensità.
Di conseguenza verrebbe da pensare che lo stesso discorso sia valido durante i 9 mesi di gestazione. In realtà numerosi studi hanno dimostrato che se assunto in piccole dosi il caffè non comporta effetti indesiderati. La dose consigliata è di massimo due tazzine al giorno, dove per tazzina si intende la quantità di un espresso.
Va però ricordato che la caffeina non è presente solo nel caffè: te, cioccolato e alcune bevande gassate sono solo alcune vivande che contengono caffeina. È bene valutare quindi che se durante il giorno si è bevuta una tazza di te, è meglio evitare l’espresso.
Il discorso appena fatto ha validità solo se la donna in gravidanza sia sana e la gestazione non presenta alcun tipo di problema.
Se, invece, dovessero presentarsi alcune problematiche, come problemi digestivi o ipertensione, è sconsigliata l’assunzione di caffè anche in piccole quantità.
Ovviamente, in queste situazioni, sarà il medico a dare le giuste indicazioni.

Caffè decaffeinato in gravidanza: sì, ma con moderazione


Quando si parla di caffè decaffeinato, si pensa erroneamente che questa bevanda è priva di caffeina. In realtà, anche se la quantità è inferiore allo 0,1%, la caffeina è comunque presenta.
Va inoltre ricordato che per rendere il caffè decaffeinato i chicchi vanno sottoposti ad un trattamento chimico. Seppur sicuro, alcune tracce di questi agenti potrebbero rimanere. Ancora una volta è quindi consigliata un’assunzione moderata.

Un’alternativa si pensa possa essere il caffè americano: in effetti se confrontiamo la stessa quantità di caffè americano e di un espresso la caffeina è nettamente superiore. Il problema deriva dal fatto che un caffè americano si beve in quantità superiori. Per saperne di più leggi questo articolo.

Si può bere caffè d’orzo in gravidanza?

Il caffè d’orzo è forse la migliore alternativa. Questo si ricava dall’infusione di orzo tostato e macinato. Non è presente la caffeina ma, come per qualsiasi alimento tostato, è presente una certa quantità di acrilamide, sostanza tossica per il nostro organismo.
Il caffè d’orzo, se consumato moderatamente, è la migliore alternativa al caffè, in quanto è naturalmente privo di caffeina.

E se si allatta?

Durante l’allattamento, molte delle sostanze assunte dalla mamma vengono trasmesse al bambino. In questa fase non è vietata l’assunzione di caffè, ma ancora una volta vanno rispettate le dosi consigliate e non superare una tazzina al giorno.
In ogni caso è sempre bene fare affidamento alle direttive del proprio medico di fiducia.