La nascita della latte art

La Latte art si riferisce ai disegni o ai progetti creati sulla superficie del caffè espresso da un barista.

È conosciuta con molti nomi, come coffee art, barista art o coffee design o disegni, tuttavia il più comune è Latte Art. È una tecnica creativa di decorazione del caffè, principalmente caffellatte, cappuccini, Flat White, che consiste nel realizzare un disegno versando la schiuma di latte bianca che sale fino a toccare la superficie marrone chiaro dell’espresso, la crema, creando un contrasto. Ciò che si ottiene con grande maestria e non poca abilità è versare il latte nel caffè creando un disegno.

Esistono due modi per creare questi disegni e di solito si utilizza uno dei due metodi, a volte anche una combinazione di entrambi.

Perché si può disegnare nel caffè

Qualcuno potrebbe pensare che si tratti di un miracolo, ma ha una spiegazione scientifica.
Il fatto è che si tratta di una miscela di due colloidi: la microschiuma generata dal riscaldamento del latte a 65ºC che entra in contatto con la crema che è un’emulsione oleosa del caffè. Poiché nessuno dei due colloidi è stabile, questa tecnica è di breve durata. Quando ci riferiamo a un colloide, parliamo di un gruppo di particelle caratterizzate dalla facilità con cui si uniscono e che, una volta unite, resistono per un certo tempo prima di separarsi.

Nel caso del caffè, la crema, che è un’emulsione di olio di caffè, e la microschiuma, che è una schiuma d’aria nel latte, si uniscono per consentire l’estrazione del caffè. Nessuno di questi colloidi è stabile, quindi la latte art dura solo pochi minuti. Queste piccole opere d’arte durano il tempo necessario per bere il caffè. E forse è proprio questo il bello del disegno nel caffè.

Da dove ha tutto inizio?

Sì, amici miei, conosciamo bene la storia che ha portato alla latte art, ed è anche un esempio di come due geni si riconoscano. Si può dire che la storia della latte art sia iniziata grazie a due fondatori della latte art: Luigi Lupi e David Schomer negli anni Ottanta. Curiosamente, ognuno di loro lo ha fatto per conto proprio, non si conoscevano.

Luigi, con un atto di sincerità che gli fa onore, afferma di non essere l’inventore, ma di aver sviluppato quanto appreso con il suo maestro, il barista veronese Piero Merlo, che gli ha mostrato le basi della preparazione del cappuccino. Lupi racconta che nel 1998, quando aveva già perfezionato la sua tecnica di latte art, si è dedicato alla produzione di una serie di video per baristi, che ha chiamato “Cappuccini decorati”. E navigando nell’incipiente Internet dell’epoca, trovò David Schomer, proprietario della caffetteria Espresso Vivace, che pubblicava anche videocorsi con il nome di “Latte art”, ma più incentrati sull’espresso.

Infatti, Schomer ha pubblicato il suo libro “Espresso coffee: Professional techniques” nel 1996 (due anni prima di incontrare Lupi), dove rivela i metodi per padroneggiare l’arte del latte. Tuttavia, lungi dal litigare su chi fosse il vero precursore della latte art, Lupi e Schomer si misero in contatto e si scambiarono materiale audiovisivo per migliorare la tecnica dell’altro. E da quella fruttuosa relazione è nata la latte art come la intendiamo noi. Si può dire che entrambi i baristi siano i padri della Latte Art.

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